sabato 26 febbraio 2011

Berlin, Alexanderplatz

La fontana è circondata da centri commerciali. I turisti sono gli stessi, uguali i venditori ambulanti di bratwurst. Uguale anche il sole velato dalla cappa di smog che crea quella luminescenza quasi poetica, visibile atterrando di notte a Berlino.
E pure, ventidue anni non sono bastati a rendere le due Berlino confondibili tra loro. E’ rimasta qui una patina di paese socialista, e attraversare la città a bordo di un autobus permette di immergervisi poco alla volta. E gradualmente, lasciandosi alle spalle la grande antenna televisiva, i palazzi cominciano a somigliarsi l’un l’altro, tutti con le stesse finestre quadrate a distanze regolari, senza mai un balcone, senza mai niente di decorativo. Funzione. Funzione. Funzione abitativa. Omologazione degli abitanti, uguaglianza forzata, appiattimento del pensiero.
Palazzo piastrellato in toni rosa, arancio e salmone. Giardino alberato. Palazzo piastrellato di bianco con elementi verdi. Giardino alberato. Palazzo intonacato a fasce bianche e azzurre. Palazzo intonacato a fasce bianche e rosse. Palazzo intonacato a fasce bianche e ocra. Giardino alberato. Palazzo color sabbia e mattone. Giardino alberato. Complice la stagione, che rende brulli e poco invitanti i giardini, il paesaggio è desolato.

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