venerdì 30 luglio 2010

Giòco

Oggi ho scoperto www.dizionario-italiano.it 
E' nuovo, almeno per me che non l'avevo mai visto; e il commento che sorge è: FINALMENTE!!!


Lo metto subito alla prova con una parola impegnativa.
Voglio vedere se mi parlerà di divertimento; di rischio; della necessità di mettersi in gioco, se davvero ci si vuole "divertire" (poi, del divertimento torneremo a parlare più avanti). Voglio vedere se mi ricorderà che per poter giocare è necessario che ci siano disequilibrio, distanza, differenza; che ci sia gioco, appunto, spazio per muoversi, margine, non perfetta coincidenza.


Vediamo allora cos'è il gioco, secondo il dizionario che ho appena scoperto:





sm - l'atto, il modo del giocare
Naturalmente. Quasi tautologico.

sm - esercizio di forza o di destrezza
Il gioco delle tre carte? Un gioco di potere?

sm - quanto è necessario per giocare (carte, pedine, attrezzi, ecc.)
E va bene: il gioco dell'oca, il gioco degli scacchi.

sm - la partita e anche la posta d'essa
Ecco, qui comincia a diventare più interessante...

sm - nei giochi di carte, la situazione in cui si trova il giocatore
Non gioco a carte. Dovrei?

sm - in certi sport, specialmente nel tennis, ciascuno dei periodi in cui è suddiviso l'incontro
E di qui... passo la palla.

sm - [in senso figurato] azione o circostanza che implica incertezza e rischio
Finalmente cominciamo a fare sul serio! Ovvero... a divertirci. Evviva i sensi figurati, evviva il rischio.

sm - [in senso figurato] interesse, vantaggio
Questo gioco... mi fa gioco.

sm - [in senso figurato] scherzo, celia
E non prenderti gioco di me! Chiaro? Si, si... dico a te, hai capito benissimo!

10 sm - [in senso figurato] beffa, scherno
...devo ripetere?

11 sm - [in senso figurato] finzione, artificio
'tanto, è solo un gioco... no?

12 sm - il piccolo spazio compreso tra le superfici affacciate di due elementi meccanici accoppiati
Eccolo!!! Ecco il significato che cercavo. Sta tutto qui. Per giocare insieme, è necessario essere diversi.
www.dizionario-italiano.it... promosso!


venerdì 23 luglio 2010

Monotasking

E' il contrario di multitasking e vuol dire "fare una cosa alla volta"; che potrebbe anche essere una cosa normale, se solo... non lo fosse più da un pezzo.


E' opinione abbastanza diffusa che monotasking siano gli uomini, multitasking le donne.



Giorno: leggere la mail dell'ufficio + rispondere al telefono + rivedere il verbale + archiviare fascicolo chiuso + aprire fascicolo nuovo + inviare pro memoria a collega + bere caffè + ...................
Sera: leggere la mail di casa + stendere biancheria lavata + buttare l'occhio al telegiornale + mescolare il sugo per la pasta + avviare la lavatrice + mandare un sms di auguri + annotare lista della spesa + telefonare a amica/mamma/cognata + ..............


Si, forse il multitasking è cosa da donne. Ma per necessità, mica per scelta.

giovedì 22 luglio 2010

Aratura

Pure, l’andare a capo – una forma minima di versificazione – conserva una sua ragione, che consiste nella simulazione di un’aratura della pagina secondo il ritmo temporale delle giornate. La poesia come espressione di un’antica sapienza rurale si contrappone al tempo lineare, prosastico, del profitto capitalista.
[S.R.]

mercoledì 21 luglio 2010

Ritonalizzare

Questa è una parola nuova che ho sentito tempo fa.

L'ha detta una ragazza con la maglietta nera, la pelle bianca, gli occhi azzurri e i capelli viola, mentre avvolgeva della carta stagnola intorno a una ciocca dei miei, di capelli.
- Casomai passi di qui, e li ritonalizziamo.

Ha detto proprio così:
Li ritonalizziamo.

venerdì 9 luglio 2010

Persona


Persona è la maschera.
Lo sapeva bene Bergman;
e ora lo ricordo meglio anche io.


Ricordo anche un tempo lontanissimo e perduto in cui, magari alle due di notte, la tv proponeva delle rassegne imperdibili, tutto Fellini, tutto Bergman, tutto Bunuel; e noi ancora ragazzi ci si cimentava con tutto Nanni Moretti in vhs nel salotto di casa... ma era tanto, tanto tempo fa.

giovedì 8 luglio 2010

Borsa

La mia borsa oggi contiene:

  1. un’agenda dell’anno 2010, rossa
  2. il depliant di un festival di tango dove non andrò (provincia di Lecce, prima settimana di agosto) 
  3. un borsellino portamonete color giallo ocra
  4. una confezione di pastiglie di cortisone da 1 mg
  5. un quaderno per appunti quadrato10x10 cm in carta riciclata con copertina viola
  6. una copia di When red is black di Qiu Xiaolong in edizione tascabile e in lingua originale (inglese)
  7. un portafogli rosso
  8. una confezione semivuota di gel mani igienizzante con antibatterico
  9. spazzolino e dentifricio
  10. il quaderno di appunti del corso di Iconologia e iconografia del 1997
  11. un blocchetto di buoni pasto da sette euro, con otto buoni ancora da utilizzare
  12. due salvaslip in confezione ripiegata, rosa
  13. un paio di scarpe décolleté tacco nove, non da ballo, scamosciate e verdi
  14. una confezione vuota di gomme da masticare allo xilitolo, qualunque cosa sia lo xilitolo
  15. un pacchetto di inviti al settimo compleanno di una bambina
  16. un deodorante neutro roll-on
  17. un accendino
  18. una memory key da 124 MB (pochissimo, lo so)
  19. un mini-spray dopopuntura immediato sollievo dalle punture degli insetti
  20. un rossetto color rosso bruno, perlato
  21. un tesserino di presenza magnetico, giallo
  22. una penna biro nera; una penna con punta in metallo 0.4 a inchiostro liquido nero; una a inchiostro rosso; una a inchiostro viola; una matita a mina retrattile 0.5
  23. il depliant del festival della filologia, che comincia oggi ma io non ci vado
  24. una caramella rossa, una verde
  25. due elastici rosa per capelli, e uno piccolissimo blu
  26. due forcine per capelli decorate con fiori di lana cotta, una rosa, una azzurrarancioverde
  27. un pacchetto di fazzoletti di carta, quasi finito
  28. una manciata di scontrini accartocciati.


Sono quasi certa che tutto questo significhi qualcosa.

sabato 3 luglio 2010

Milonga

Il vocabolo milonga può significare parola, confusione, litigio.