domenica 10 luglio 2011

Prossenético

More about La vita davanti a séRomain Gary, La vita davanti a sé

Delicata, commovente storia d'amore e di umanità tra un bambino mai stato bambino che, come prima o poi capita a tutti, si trova a dover crescere in fretta (quattro anni in un giorno soltanto!); e una donna che non è più tale, ormai mostruoso oggetto senza più nemmeno il ricordo di quello che è stato, abbrutita dalla malattia e dalla vita stessa.
Povertà, droga, prostituzione, bambini abbandonati non riconosciuti non amati: tutto si trasfigura nel punto di vista di Momò, piccolo uomo, sguardo incapace di ipocrisia, voce schietta e crudele nella sua sincerità. E nell'equivoco e movimentato universo di immigrati clandestini, prostitute, travestiti, medici ebrei e francesi con le carte in regola, nulla riesce a intaccare il candore e l'affetto che unisce Momò e Madame Rosa, che spinge lei a mentire e lui a vegliarla oltre ogni ragionevolezza, l'uno per l'altra isole di serenità, di sicurezza, Madre e Figlio come possono esserlo soltanto coloro che si scelgono.
Muore, Madame Rosa. E Momò rimasto solo non sa che aspirare a divenire Prosseneta (o prossineta, come si ostina a dire anche ora che è cresciuto).
PRO XENEIN: per lo straniero. Per l'altro.

4 commenti:

  1. PS: 'Prossenetico' è sostantivo, si tratta del compenso per la mediazione. Insomma, l'arricchimento che viene dall'avvicinare tra loro le persone.
    Potrebbe essere una cosa bella... invece in questo mondo troppo letterale è "la mediazione che porta alla conclusione di un matrimonio, che ben lungi dall’essere un 'affare', porta a far sì che la mediazione sia illecita in quanto contrastante con l’ordine pubblico e il buon costume".
    Ordine pubblico. Buon costume.
    Ne riparleremo....

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  2. Cara Francesca

    il tuo commento a "La vita davanti a sé" è bello come il libro. Lo copio non per rubartelo, ma per ripassarlo quando del lbro non mi ricorderò più tanto bene...
    Brava, davvero
    un abbraccio
    Eros Tanko

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  3. Magari, magari saper scrivere come Gary. Ma come sai, ho scelto da tempo di essere piuttosto una lettrice attenta e scrupolosa e critica. Poi, se nell'orecchio rimane un po' della musica delle parole che si son lette, ben venga; ma il merito non è di chi è solo rimasto ad ascoltare...

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  4. Non essere troppo modesta, mia cara.

    In 190 parole (quelle che hai usato) un libro può essere distrutto, smontato, frainteso o trasformato in capolavoro anche se non lo è. Saperne cogliere, e soprattutto esprimere, l'essenza e il valore non è solo un modo di rendergli omaggio. E' una creazione di valore ulteriore
    Eros

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