parole scritte o dette, parole in versi o in prosa, parole per convincere o per ricordare, per confidarsi, redimersi o mentire: questo spazio è dedicato alla lettura, alla scrittura, e alla vita.
giovedì 31 gennaio 2013
Pop!
Donald Barthelme, Atti innaturali, pratiche innominabili
Intuisco con chiarezza lo spessore della scrittura di Barthelme; ma credo anche di poter dire definitivamente che il postmoderno non fa per me.
Abbandonato.
domenica 27 gennaio 2013
sabato 26 gennaio 2013
Lavoro
Atteggiamento nei riguardi del suo lavoro "A volte mi pare di essere completamente bloccato. Il lavoro è là, ammucchiato, mi sembra un ostacolo insuperabile, totalmente al di sopra delle mie possibilità. Me ne sto seduto, lo guardo, e mi domando da dove posso cominciare, come posso venirne a capo. Magari prendo un foglio in mano, cerco di leggerlo, ma ho la testa altrove, penso ad altro, sembra quasi che non riesca ad afferrare il senso di quello che leggo, anzi mi pare che un senso non ce l'abbia proprio, che sia privo d'interesse, di qualsiasi contenuto umano, di vita. Poi, nel giro di un'ora, o magari di un istante, tutto cambia di colpo: mi rendo colpo che devo farlo e basta, che devo gettarmici a corpo morto, procedere come un automa, cosa per cosa, insomma che è semplicemente questione di fare un passo dopo l'altro, aprendosi a fatica un varco attraverso il mare di carta. Comincio a provare interesse, mi eccito perfino, lavoro a gran velocità, le cose via via si sistemano: sono sollevato, e anche stupito che quelle stesse cose mi potessero sembrare morte in precedenza."
[Donald Barthelme, Robert Kennedy salvato dalle acque in Atti innaturali, pratiche innominabili]
martedì 22 gennaio 2013
M.
Scomparsa.
Ascesa al Cielo.
Trapasso.
Dipartita.
Riposo eterno.
Resa dell'anima.
Passaggio a miglior vita.
Perdita.
Ritorno alla casa del Padre.
Transito.
Sonno eterno.
Estinzione.
Per triste che sia, la fine della vita si chiama Morte.
lunedì 14 gennaio 2013
Donne d'altri tempi
La quarta di copertina promette un romanzo che è il fratello minore de La ragazza con l'orecchino di perla; e il testo mantiene la promessa.
Romanzo breve, da leggere in una sera in cui non si ha la forza o la voglia di fare fatica: scrittura scorrevole, stile compito e regolare, argomenti che toccano ogni donna, trattati senza che possano far troppo male.
Magda è, prima, una ragazza sveglia, un po' maschiaccio, lusingata dall'essere trattata da suo padre come il figlio maschio mai nato; che forse usa l'attenzione agli affari per sedurlo, questo padre scontento di non avere eredi.
Poi, in questo suo ruolo, è rimpiazzata dal marito; e diventa moglie, amante, e madre. Della maternità conosce la gioia, e la profonda tristezza per i figli perduti.
Il romanzo è il suo diario, scritto nelle cupe ore notturne dopo aver perso una figlia neonata e dopo che il marito, per evitare nuove gravidanze preservarle la salute, forse per affetto forse per opportunità, le comunica che non giacerà più con lei.
Magda è gelosa della figlia e dei suoi nuovi amori, e allo stesso tempo felice per lei; donna di trentasei anni ormai vecchia e non desiderabile per decreto del marito, e pure ancora viva e desiderante.
Lettura molto piacevole.
Qui ho trovato una recensione che dice altre cose rispetto alla mia, coglie altri aspetti.
Qui ho trovato una recensione che dice altre cose rispetto alla mia, coglie altri aspetti.
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