Fino a ieri, disperso era il padre di mio nonno, soldato austriaco della prima guerra mondiale mai tornato dalla Galizia.
Disperso: per sua moglie con tre figli piccoli, aspettare, aspettare, e un giorno dover decidere, a esserne capaci, che non tornerà più. Per mio nonno, che era uno di quei bambini, crescere senza un padre, senza doveri e pure senza diritti.
Ora, disperso è il figlio di quello stesso nonno.
Volava con il parapendio, ed è stato risucchiato da una nuvola (cosí dice il giornale).
Diversa l'attesa, più breve, e finita.
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